L’atmosfera desolata delle sue scene dipinte, come pure i personaggi delle sue sculture, senza dubbio portano le stimmate della sua lunga attività nell’ambito del sociale.
La solitudine domina anche nelle scene con più persone come è “Mancati Incontri” del 2004 in cui la visione dall’alto accentua l’incomunicabilità esistenziale di ciascuno, con il “la” del solitario passante in basso al centro della piazza dal terreno significativamente ferito da crepe.
Ed è proprio questa opprimente solitudine che fa distinguere le sue scene da quelle delle piazze con folle di manifestanti, anch’esse in bianco e nero e viste dall’alto, dallo spagnolo Juan Genoves, palesemente influenzato dalla fotografia e dal cinema.