In un mondo che predilige i colori, le sfumature, i compromessi, le ambiguità, la pittura di Grazia Savelli ci mostra tutte le potenzialità del non colore, dal mistero del buio alla gioia della luce, dallo splendore del nero all’ambiguità del chiaroscuro e alla solo apparente vacuità del bianco.
La sua è una pittura lenta e meditata che riesce a sintetizzare con rara efficacia situazioni, sensazioni, che insegue il profumo e il sapore si un’emozione; le basta una figura, un’ombra, uno scorcio, una parete per fare emergere sentimenti, ostacoli, speranze.
Ci mostra il buio del nero però fa emergere sempre la luce nel suo contrario.
Uno specchio della vita le sue opere, con una visione sostanzialmente ottimistica: il suo nero, infatti, non solo assume luminosità diverse ma la luce cui ci conduce è da intendere come fonte di rivelazione e di scoperta di una verità nascosta nell’ombra.
Aldo Borsese